Vai al contenuto

Storia della musica – Baroni, Fubini, Petazzi, Santi, Vinai

Un’interessante esposizione della concezione pitagorica dell’, che sembra lontana anni luce dalla nostra percezione della musica. Buona lettura!

STORIA DELA MUSICA (1999)

di Baroni, Fubini, Petazzi, Santi, Vinay

Nella storia del pensiero musicale greco la scuola pitagorica rappresenta un punto di riferimento importantissimo. […]. La musica occupa una posizione centrale nella cosmogonia e nella metafisica dei pitagorici imperniate sul concetto di armonia. In tutto il cosmo regna l’armonia ed essa viene concepita anzitutto come unificazione dei contrari: «L’armonia nasce solo coi contrari; perché l’armonia è unificazione di molti termini mescolati, e accordo di elementi discordanti» (Filolao). Se il cosmo è armonia anche l’anima è armonia per i pitagorici. Tale concetto si completa con quello di numero, concetto peraltro assai oscuro; cosi afferma Stobeo: «nulla sarebbe comprensibile se non ci fosse il numero e la sua sostanza», ma se il numero e l’armonia rappresentano in qualche modo la legge immanente del mondo, il fondamento della sua intelligibilità, è essenziale cogliere lo stretto legame tra questi concetti e la musica. Infatti per i pitagorici la natura piu profonda dell’armonia e del numero è rivelata proprio dalla musica.

Va chiarito pertanto ciò che in questo ambito s’intendeva per musica. Secondo Filolao, filosofo di scuola pitagorica, i rapporti musicali esprimono nel modo piu tangibile ed evidente la natura dell’armonia universale e perciò i rapporti tra i suoni, esprimibili in numeri, possono essere assunti come modello dell’armonia universale. La musica perciò in fondo è un concetto astratto che non coincide necessariamente con la musica, quella che risuona agli orecchi dei comuni mortali, nel senso corrente del termine. Musica ovvero armonia può essere non solo quella prodotta dal suono degli strumenti ma anche a maggior ragione lo studio teorico degli intervalli musicali o ancora la musica prodotta dagli astri che ruotano nel cosmo secondo leggi numeriche e proporzioni armoniche. […]Si è già detto che secondo i pitagorici anche l’animo è armonia; di qui discende un altro principio di basilare importanza nel pensiero greco: la musica ha un grande potere sul nostro animo, nel bene e nel male, e tale potere si fonda proprio sull’affinità della natura della musica con quella dell’anima. La musica inoltre può ricostituire l’armonia turbata del nostro animo grazie al fatto che essendo armonia, può contribuire a ricostituire l’armonia dell’anima, turbata da qualche fattore estraneo. Nei testi dei pitagorici ricorre a questo proposito frequentemente il termine catarsi (purificazione), indicando con ciò anche una parentela tra la musica e la medicina. La musica infatti veniva considerata come la medicina per l’anima. Giamblico affermava che Pitagora «usava soprattutto questo modo di purificazione, come egli chiamava la medicina esercitata per mezzo della musica». In questo contesto filosofico la musica con i pitagorici viene ad acquistare una carica etica e pedagogica che sino ad allora non era ancora stata teorizzata con tanto vigore e che rimarrà un punto fermo in tutta la cultura musicale greca.

Rispondi