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Peggio di un bastardo – Charles Mingus

Iconico bassista e compositore jazz. La sua autobiografia ha uno stile crudo e diretto,
riflettendo la vita tumultuosa e le esperienze intense dell’autore.
Charles Mingus ci ha regalato una finestra profonda sulla sua esperienza come
musicista in un periodo di grande difficoltà. La sua narrativa riflette la complessità
della sua vita e la passione che aveva per la musica, che era al tempo stesso una
forma di espressione e una forma di sopravvivenza.
Trovare la Bellezza nel Caos è una forma di evasione e autoaffermazione, che ha
permesso a Mingus di trasformare ogni esibizione in una dichiarazione di forza,
dimostrando che la musica può essere una forma potente di resistenza.

PEGGIO DI UN BASTARDO (1971)

di Charles Mingus

Non era facile essere un musicista jazz nero nella mia epoca. Le opportunità erano
poche e i pregiudizi erano tanti. Ma non mi sono mai fermato. Anche se la mia
carriera era costellata di alti e bassi, ho continuato a lottare, a spingere, a creare. Il
jazz era la mia vita, e per quanto difficile fosse, era anche il mio rifugio. Lavoravo
duramente per ogni nota che suonavo, ogni composizione che scrivevo. Era la mia
unica consolazione in un mondo che sembrava continuamente girare contro di me.
Ricordo un momento particolare, in cui ero in tour con una band. Era la metà degli
anni ’50 e ci trovavamo a Detroit. La città era un grande mare di cemento e acciaio,
ma io avevo sempre trovato una sorta di bellezza in quel caos. Eravamo in un club
che era così sporco e trascurato che sembrava che tutto intorno a te fosse avvolto in
una nebbia di grigio e polvere. Eppure, nonostante l’ambiente, la musica che
suonavamo aveva una vitalità che sfidava ogni avversità. La gente, anche se non
aveva molto, apprezzava ogni nota, ogni melodia, come se fosse un regalo raro e
prezioso.
E io suonavo con tutto me stesso, consapevole di ogni battuta, di ogni accordo, come
se fosse l’ultima cosa che avrei fatto nella mia vita. Perché, in un certo senso, ogni
esibizione era una questione di vita o di morte. Non avevo il lusso di rilassarmi. La
musica era la mia lotta, e ogni sera era una battaglia per dimostrare che ero migliore,
che avevo qualcosa di unico da offrire. Nonostante tutte le difficoltà, non avrei mai
rinunciato alla mia arte.

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