Descrizione
Tutti commettono errori. Ma non i magistrati. Ovviamente, nessuno lo ammetterà mai, ma la percezione che le toghe camminino qualche centimetro da terra è abbastanza diffusa sia tra i cittadini comuni che tra chi dirige le danze della società in cui viviamo. Fino a quando i loro errori non toccano qualcuno di noi. Allora cambia tutto. A quel punto ci rendiamo conto che coloro che sono l’incarnazione stessa della Legge, i fedeli e integerrimi interpreti di norme, codici e articoli scritti su libri sacri, sui quali poggiano le fondamenta della società e del nostro Paese, sono solo comuni mortali. E sbagliano. Basterebbe riflettere sul fatto che un reato può venir giudicato in un modo da alcuni giudici, ma in maniera diametralmente opposta da altri (i ricorsi servono a questo), per porsi qualche domanda. Gli interrogativi, invece, sembra se li pongano solo le persone che, per un motivo o per un altro, vengono risucchiate da procedimenti penali dai quali non pochi escono con le ossa rotte, anche se, alla fine, vengono dichiarati innocenti.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.